
Anche la Norvegia si unisce all’elenco crescente dei paesi che introducono una tassa di soggiorno
La settimana scorsa, il governo norvegese ha presentato una proposta di legge che permetterebbe ai comuni di introdurre una kommunalt besøksbidrag – un contributo comunale per i visitatori, pari al 3%. La proposta deve ancora essere approvata dal Parlamento, ma secondo le informazioni attuali, è probabile che venga adottata.
La Norvegia sarebbe così il primo paese scandinavo a introdurre una tassa di questo tipo – ma difficilmente sarà l’unico. Anche i paesi vicini potrebbero seguire l’esempio.
L’obiettivo è rafforzare i comuni, soprattutto quelli soggetti a una forte pressione turistica.
Punti principali:
- 🇳🇴 La tassa sarà facoltativa – ogni comune potrà decidere autonomamente se applicarla (3%).
- 🇳🇴 I ricavi dovranno essere destinati esclusivamente a servizi legati al turismo (punti informativi, gestione dei rifiuti, servizi igienici, sentieri, ecc.).
- 🇳🇴 Il quadro normativo intende trovare un equilibrio tra i benefici del turismo e le esigenze delle comunità locali.
In Trippz seguiamo da vicino questi sviluppi – e aiutiamo governi, host e piattaforme a orientarsi in un panorama normativo in continua evoluzione. Dalla (futura?) riforma fiscale in Italia alla decisione di Valencia di non introdurre alcuna tassa – e ora, il contributo locale in Norvegia.
La nostra guida alla tassa di soggiorno in Norvegia sarà ovviamente aggiornata non appena ci saranno novità ufficiali.
📌 Il panorama europeo delle tasse di soggiorno continua a evolversi – e la Norvegia è solo l’ultimo esempio.